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24/10/2025 nazionali

FNSI: in piazza per i salari

In Italia le retribuzioni invece di aumentare, diminuiscono. A luglio l'Ocse aveva prodotto una fotografia
impietosa: rispetto al 2021 gli stipendi del 2025 erano crollati del 7,5%. "L'Italia ha registrato il calo più
significativo dei salari reali tra tutte le principali economie di Ocse", diceva l'Employment outlook 2025
dell'agenzia.
I lavoratori italiani da almeno 20 anni stanno subendo la svalutazione del lavoro. E tra i lavoratori anche
i giornalisti: i dipendenti hanno il contratto fermo dal 2016 e i minimi contrattuali al 2012; gli autonomi
hanno medie retributive ridicole per un Paese democratico che si attestano tra gli 11 mila euro all'anno
per i cococo e i 17 mila per le partite IVA.
Per questo la Federazione nazionale della Stampa italiana, sindacato unitario dei giornalisti, aderisce
alla manifestazione indetta dalla Cgil "Democrazia al lavoro" per rilanciare la contrattazione collettiva,
cancellare i contratti gialli, riportare il lavoro al centro dell'agenda politica.
Secondo la Fnsi è indispensabile una mobilitazione unitaria delle forze sindacali, collettiva e trasversale
per riportare ai tavoli della contrattazione associazioni datoriali sfuggenti, troppo abituate a sfruttare il
lavoro piuttosto che retribuirlo in maniera corretta.