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13/11/2018 regionali

La mozione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche

Al Presidente
dell'Assemblea legislativa
S E D E
 
MOZIONE
 
Oggetto: Difesa della libertà di informazione quale strumento di democrazia. 
 
Premesso che: 
- a fronte di polemiche e discussioni che di recente hanno caratterizzato la vita politica del nostro Paese, membri dell’attuale Governo ed esponenti di vertice del Movimento 5 Stelle hanno insistentemente attaccato la stampa, gli editori, i giornalisti e l’informazione in generale;  
- la sequenza di attacchi e di insulti ha toccato le punte più alte all’esito della vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco di Roma Virginia Raggi, quando si è registrata una campagna di violenza verbale inaudita nei confronti dei giornalisti, apostrofati con parole molto gravi da parte del Vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio e dell’esponente del Movimento 5 stelle Alessandro Di Battista; 
 
Rilevato che gli insulti verbali, i toni minacciosi e gli attacchi di discredito conto le categorie dei professionisti dell’informazione nulla hanno a che vedere con una necessaria quanto auspicabile dialettica democratica e politico-istituzionale; 
 
Rilevato, altresì, che ormai non si ha più a che fare con episodi isolati e sporadici, bensì con un modus agendi diretto a disorientare l’opinione pubblica, screditando i soggetti che fanno informazione;  
 
Ritenuto che una simile rappresentazione della categoria professionale che, in un Paese democratico, è chiamata a svolgere, con serietà e competenza, un compito fondamentale quale quello informativo, costituisce di fatto dispregio della stessa Carta Costituzionale ed in particolare dell’articolo 21 per il quale tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione; 
 
Considerato che tale campagna di odio e di minacce risulta ancora più grave in quanto promossa con maggior veemenza da un membro del Governo nazionale il quale, all’atto della sua nomina, ha giurato di osservare fedelmente la Costituzione della Repubblica italiana e le sue leggi; 
 
Preso atto che è in corso una mobilitazione generale promossa dalla Federazione nazionale della Stampa italiana denominata “Giù Le Mani Dall’Informazione”, aperta non soltanto ai giornalisti, ma anche a cittadini e associazioni che considerano l’informazione un bene essenziale per la democrazia e alla quale ha già aderito il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; 
 
Giudicata ormai improcrastinabile una presa di posizione chiara a difesa di quei principi che la Costituzione italiana ha riconosciuto quali principi fondanti della neonata Repubblica italiana, proprio nel momento in cui, liberati dalla dittatura, si andavano a porre le basi di un futuro Stato democratico;  
 
CONDANNA 
 
la  campagna di aggressione nei confronti dei giornalisti e dell’informazione libera messa in atto da membri del Governo nonché da esponenti di vertice delle forze politiche di maggioranza; 
 
ESPRIME 
 
solidarietà agli operatori della comunicazione quali soggetti che assolvono il compito di garantire la libera informazione, promuovendo la conoscenza dei fatti a favore di tutti i cittadini; 
 
CONDIVIDE E SOSTIENE
 
ogni altra iniziativa che verrà proposta a difesa dei principi più alti sanciti dalla Costituzione repubblicana a garanzia della libertà di informazione.  
 
 
Antonio Mastrovincenzo
 
Renato Claudio Minardi
 
Piero Celani
 
Mirco Carloni 
 
Boris Rapa