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18/07/2020 regionali

Addio a Bruno Ferretti, la penna di Ascoli

Bruno Ferretti ci ha lasciati poco dopo mezzogiorno. Collega stimatissimo, amico e socio del Sigim da sempre; storica ed autorevole firma de Il Messaggero, esponente di primo piano del giornalismo ascolano e marchigiano. 
Bruno avrebbe compiuto 67 anni il prossimo ottobre. Una vita soprattutto da cronista con la passione infinita per lo sport e per il “suo” Ascoli Calcio. Ha raccontato con amore e competenza, le imprese dei bianconeri di Costantino Rozzi e di Carlo Mazzone (suo zio) continuando fino a pochi giorni fa, anche se immobilizzato, a seguire le vicende del Picchio. Nonostante la grave malattia che lo aveva colpito da alcuni anni, ha lottato come un leone facendo spesso finta di nulla.
Bruno non era solo un giornalista. Era un simbolo. Una persona buona e sempre disponibile. 
Era un punto di riferimento nella sua città. Quando usciva tutti lo fermavano e gli chiedevano dell’Ascoli Calcio. E lui, con pazienza, rispondeva, analizzava e faceva previsioni.  
Aveva iniziato a collaborare con Il Messaggero, occupandosi di sport, nel 1973. Era il tempo della Redazione guidata dal mito Carlo Paci. Successivamente venne nominato capo servizio della Redazione di Ascoli. Sempre con Il Messaggero, fino alla meritata pensione nel 2015. Successivamente ha collaborato per un periodo con il Correte Adriatico, con Ascoli Live e da 3 anni a  “Cronache Picene” in veste di fondatore e colonna del quotidiano on line. Bruno ha partecipato attivamente anche alla vita delle organizzazioni di categoria: è stato consigliere dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche e anche dell’Ussi. Il tratto principale del suo carattere? La generosità. Per la nostra famiglia una perdita enorme ed in questo terribile momento stringiamo in un affettuoso abbraccio i suoi cari...
Ciao Bruno