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03/03/2023 nazionali

CASAGIT, Giornalisti pensionati ex Inpgi

In questi giorni Casagit ha inviato il bollettino MAV per il versamento del contributo dovuto alla Cassa, o ha provveduto all'addebito dal conto corrente (per chi lo avesse già autorizzato) perché da gennaio l'Inps non procede più alla trattenuta diretta sulla pensione. 

Il contributo chiesto riguarda i due mesi di gennaio e febbraio (ad eccezione di quanti abbiamo conservato il MAV trimestrale, quindi per i mesi di gennaio, febbraio e marzo); dal prossimo, il contributo sarà invece chiesto o addebitato sul conto corrente con regolare cadenza mensile. 
Si ricorda che nel 2022 INPGI divideva il contributo complessivo annuale per 14 mensilità, INPS lo ha diviso per 13 mensilità, mentre dal 2023 Casagit lo divide per sole 12 mensilità, facendo così salva la tredicesima. Di fatto, il contributo complessivo annuale non è aumentato: ma essendo diviso in 12 rate e non più in 14, ciascuna quota mensile risulta ora di poco più alta rispetto alla precedente divisione. Inoltre, da quest'anno, ciascuna delle 12 rate, oltre alla quota mensile del socio comprende anche - se questi contributi sono dovuti - la quota mensile per il nucleo familiare e la quota mensile per il coniuge non a carico (nel 2022 si versavano 450 euro a giugno e dicembre, o 225 euro a trimestre; nel 2023 si verseranno 75 euro al mese). Infine, è da tener presente che sulle pensioni 2023 grava una Irpef leggermente più pesante (per effetto della mancata deducibilità del contributo Casagit, che comunque potrà essere portato in detrazione con la dichiarazione dei redditi nel 2024) e - limitatamente ai soli mesi di gennaio, febbraio e marzo - grava anche un contributo di solidarietà pari al 2% della pensione lorda, a suo tempo imposto da INPGI a sostegno del suo bilancio. 
Sono in corso iniziative sia per cercare di mantenere la deducibiltà fiscale sia per cancellare (e quindi restituire ai pensionati) il prelievo straordinario del 2%.