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18/04/2024 nazionali

AGI, segnalazioni ad Antitrust e Agcom

La Federazione nazionale della Stampa italiana e l'Associazione Stampa Romana hanno inviato due
segnalazioni, all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e all'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni, affinché si faccia chiarezza sull'ipotizzata vendita dell'agenzia Agi da parte di Eni al
gruppo che fa capo al parlamentare della Lega Antonio Angelucci.
"Il sindacato dei giornalisti ritiene che questa vicenda presenti profili di criticità. Di certo manca
trasparenza. Chiediamo di accendere un faro su quanto sta accadendo", ha spiegato Alessandra
Costante, segretaria generale della Fnsi, nel corso di una conferenza stampa nella sede
della Stampa estera a Roma.
"La vicenda Agi - ha aggiunto - è l'ultimo tassello di un quadro sempre più preoccupante per
l'informazione in Italia. Con il presidente Vittorio di Trapani abbiamo portato nei giorni scorsi la
situazione italiana all'attenzione delle istituzioni europee: dal carcere per i cronisti, all'occupazione
politica della Rai, al conflitto di interesse che caratterizza l'ipotesi di vendita dell'agenzia Agi, in Italia
sta avvenendo l'esatto contrario di quanto prevede il Media freedom act europeo".
Sul conflitto di interesse si è soffermato anche il segretario di Stampa Romana, Stefano Ferrante. "L'Agi
- ha detto - è la seconda voce del Paese. È sempre stata in mano a un editore che ha sempre assicurato
garanzie occupazionali e indipendenza e autonomia ai giornalisti. Con il passaggio a un editore dalla
chiara connotazione politica e con marcati interessi economici in altri settori rischia di venir meno la
terzietà dell'agenzia".
Alla conferenza stampa hanno partecipato i componenti del Cdr di Agi, Serenella Ronda e Stefano
Barricelli e il segretario dell'Usigrai Daniele Macheda, che ha espresso la solidarietà dei giornalisti Rai -
da oggi in stato di agitazione - ai colleghi dell'agenzia di stampa e ribadito: "L'Agi deve rimanere garanzia
di autorevolezza e indipendenza dell'informazione. Questa eventuale vendita può invece decretare una
caduta dell'autorevolezza dell'agenzia, a discapito del diritto dei cittadini ad essere informati".
"All'editore chiediamo chiarezza", la posizione espressa dai giornalisti dell'Agi. "Vogliamo restare
indipendenti e che l'agenzia resti autorevole. E auspichiamo - hanno concluso - un dialogo fra giornalisti
e azienda che al momento si è interrotto. Abbiamo il diritto di sapere".