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21/05/2025 nazionali

FNSI-ANCI: intesa per legalità e trasparenza

Promuovere la cultura della legalità e della trasparenza attraverso iniziative che favoriscano la
partecipazione attiva dei cittadini al riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata. È il
principale obiettivo del protocollo d’intesa che il presidente di Anci nazionale Gaetano Manfredi e
Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, hanno
firmato oggi a Roma, alla presenza del Segretario generale Anci Veronica Nicotra e del presidente
Fnsi Vittorio di Trapani.
La collaborazione tra i Comuni e la rete delle Associazioni regionali di Stampa federate nella Fnsi si
snoderà attraverso due aree di azione: da un lato, lo sviluppo del progetto “Spazi per informare”,
finalizzato alla realizzazione, grazie all’utilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità, di attività
promosse dalle stesse associazioni regionali per informare sui temi della legalità in favore delle
collettività locali. Dall’altro, con la partecipazione a iniziative volte alla diffusione, con particolare
attenzione ai giovani, della cultura della trasparenza e della legalità: seminari e corsi di formazione
per giornalisti, amministratori pubblici e cittadini, come strumenti di prevenzione e contrasto alle
mafie, alla corruzione e al malaffare.
Per il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi si tratta di: “Un accordo importante quello tra Anci e
Federazione nazionale della stampa per riutilizzare gli spazi confiscati alla criminalità organizzata
con l’obiettivo di avviare iniziative per la diffusione dell’informazione sulla cultura della legalità e su
tutte le tematiche legate alla lotta alle mafie. L’intesa di oggi rappresenta dunque la continuazione
di un percorso già avviato da tempo e che rafforzerà la presenza dell’informazione non solo nelle
grandi città, ma anche nei piccoli Comuni, come importante presidio di democrazia”.
Per Fnsi Alessandra Costante e Vittorio di Trapani sottolineano: “Giovanni Falcone ha voluto
sempre ricordare che la mafia non è invincibile. Ma la lotta non può essere affidata ai soli magistrati,
piuttosto ognuno deve fare la propria parte, deve mettere il proprio impegno. Con la firma di oggi
la Fnsi assume un impegno in più e lo fa con una scelta che è simbolica, ma anche fortemente
pratica. Nel Paese dove oltre 20 cronisti sono costretti a vivere sotto scorta perché minacciati dalle
mafie, il sindacato dei giornalisti si propone di prendere casa - dove possibile, in tutto il territorio
italiano - in un bene confiscato. L'obiettivo è restituire quei luoghi ai cittadini sotto forma di case
dell'informazione e della conoscenza per favorire la cultura della legalità e del contrasto a mafie e
corruzione”.