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29/05/2025 regionali

Assemblea generale SIGIM con Alessandra Costante e Matteo Naccari, segretari FNSI

Giovedì 29 maggio si è riunita nella sede di Ancona l'Assemblea annuale degli iscritti al SiGiM, Sindacato Giornalisti Marchigiani, con la partecipazione della Segretaria generale della FNSI Alessandra Costante e del  Segretario generale aggiunto Matteo Naccari. Era presente anche il presidente dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei.

Dopo l'elezione di Gianluca Murgia a presidente dell'Assemblea, il Consigliere Amministratore SiGiM Renzo Pincini ha presentato la relazione tecnica sul bilancio del Sindacato. Pincini ha spiegato che, grazie ai risparmi e alla gestione attenta, il bilancio è tornato in attivo, nonostante le spese straordinarie sostenute per la ristrutturazione della sede, necessaria a causa dei danni del terremoto 2022. Il consigliere ha illustrato le voci del bilancio consuntivo 2024 e di quello preventivo 2025, che sono stati entrambi approvati all'unanimità dei presenti.

Il segretario del SiGiM Piergiorgio Severini ha esposto, nella sua relazione, la situazione della professione giornalistica nelle Marche e la situazione sindacale. Il problema principale resta sempre quello delle condizioni contrattuali e delle retribuzioni, con diffuse situazioni di precarietà e bassi salari. Al momento, la situazione più grave è quella della sede Ansa delle Marche, con l'imminente pensionamento di due giornalisti che nelle intenzioni dell'azienda non dovrebbero essere sostituiti, lasciando la redazione con un solo dipendente, quindi impossibilitata ad operare, in conformità al contratto nazionale e anche a quello con la Regione Marche. Sul lato sindacale, invece, le notizie sono positive: il SiGiM ha aumentato i suoi iscritti.

Poi, è intervenuto il Segretario generale aggiunto FNSI Matteo Naccari che ha riferito della situazione della professione, con particolare riguardo ai giornalisti marchigiani che da tempo lavorano in Emilia Romagna, prima come collaboratori e poi assunti al Resto del Carlino.

Successivamente, nel suo intervento, la Segretaria Alessandra Costante ha ribadito le enormi difficoltà dei giornalisti oggi in Italia nell'ottenere impieghi stabili con contratti regolari e soprattutto compensi dignitosi. Costante ha riferito che le trattative in corso con la Fieg per il rinnovo del contratto dei giornalisti sono estremamente difficili e che richiederanno una mobilitazione con lo sciopero della categoria, per ottenere condizioni accettabili. Costante ha ripetuto il suo no deciso a condizioni contrattuali al ribasso per i neoassunti, come vorrebbero gli editori. Poiché queste condizioni penalizzanti avranno degli effetti negativi sul lungo termine per l'intera categoria, svilendo ulteriormente la professione giornalistica. La Segretaria ha anche sottolineato la necessità di una adeguata riforma della professione giornalistica, che preveda un percorso universitario uguale per tutti, rigettando tutte le proposte che sviliscono la categoria dei professionisti per equipararla di fatto a quella dei pubblicisti. Costante ha ripetuto che è giornalista chi fa il giornalista e che non è accettabile non prevedere il requisito dell'esclusività per i professionisti. Quest'ultimo punto in particolare è stato interamente condiviso dal Presidente dell'Odg Marche, Elisei. Inoltre, Costante ha sottolineato la perdita del potere di acquisto delle buste paghe (fatta certificare dalla Federazione  Nazioneale della Stampa all'ISTAT) del 19,3% e questo deve essere il parametro da considerare per trovare un accordo. Altro tema scottante è quella sorta di  "catena di smontaggio" nelle redazioni, parte della destrutturazione più generale del nostro mestiere.

Nel dibattito che è seguito agli interventi, è stata sollevata la necessità di una formazione più completa e mirata dei colleghi sui diritti contrattuali ed economici, di cui spesso gli stessi giornalisti sono ignari o non adeguatamente formati.

La Segretaria FNSI ha concluso il suo intervento sottolineando l'importanza cruciale dell'impegno nel far valere i propri diritti attraverso gli scioperi o i ricorsi in giudizio. Per ottenere il rispetto della professione di giornalista e condizioni contrattuali accettabili, il conflitto è necessario: "Bisogna metterci la faccia", ha affermato Costante, perché alla fine l'impegno paga.