LAVORO AUTONOMO, ECCO COSA BOLLE IN PENTOLA
Il Sigim comunica:
Stefano Strano, rappresentante Sigim nella Clan (Commissione lavoro autonomo nazionale) e nella Anla (Assemblea nazionale lavoro autonomo), fa il punto della situazione di comparto dopo le ultime riunioni federali.
"L'analisi degli ultimi accordi in materia di lavoro giornalistico autonomo stipulati dalla Fnsi può fornire un prezioso riferimento per le modifiche al futuro Ccnlg nella trattativa con la Fieg.
Nel contratto base Fnsi-Fieg prorogato al 30 settembre è infatti in discussione una nuova figura di collaboratore esterno alla testata di riferimento ma nei fatti dipendente, con etero-direzione della redazione e contributi all'Inpgi 1, che potrebbe trovare la sua base applicativa anche abrogando o modicando gli attuali art. 2-12 del Ccnlg che da decenni formalizzano rispettivamente la figura del collaboratore fisso dipendente e del corrispondente locale (egualmente dipendente seppur in molti casi parecchio maltrattato).
Il segretario generale Lorusso ed il direttore Tartaglia hanno confermato che è possibile una modifica degli art.2 e 12 del Cnlg, e, in particolare, in merito all'art.2, Tartaglia ha affermato che "gli editori vogliono eliminarlo, mentre noi in trattativa miriamo a riscriverlo", con l'obiettivo di rendere subordinati tutti i collaboratori fissi indipendentemente dalla rispettiva posizione contrattuale di partenza.
In linea con la mozione sul lavoro autonomo, approvata a larga maggioranza al 27° Congresso di Chianciano, la Clan ribadisce che il pagamento dei servizi deve essere in coerenza con retribuzione dei giornalisti dipendenti: nello specifico, un tariffario di liquidazione giudiziale emesso per decreto dal ministero della Giustizia, secondo i minimi previsti da Odg nel 2007, potrebbe essere fattore comune sia per la definizione e applicazione dell'equo compenso sia per la modifica dell'articolo 2 a) dell'accordo Fnsi-Fieg sul lavoro autonomo (da non confondersi con l'art. 2 del Ccnlg).
Di rilevante interesse anche l'ultimo contratto unico aziendale di collaborazione giornalistica a “tutele crescenti” (in vigore dal 2016) sottoscritto da Cdr, Direzione del quotidiano “La Repubblica” e gruppo editoriale L'Espresso (10 dicembre 2015). Il contratto unico dell'Espresso riduce la fascia di articoli/servizi all'anno necessaria a definire i collaboratori contrattualizzati ed eleva i compensi rispetto all'accordo Fnsi-Fieg su lavoro autonomo. Resta naturalmente impregiudicata la valutazione sindacale sulle posizioni già subordinate e meritevoli di assunzione dipendente ai sensi degli art. 1 e 2 del Ccnlg, nella forma attuale o in quella modificata che è allo studio.
Partendo dalla solida base del testo Fnsi-Fieg anche l'accordo sul lavoro autonomo stipulato tra Fnsi e Unione stampa periodica italiana Uspi merita attenzione. Nei periodici a diffusione locale e nei periodici nazionali no profit, sono stati infatti pattuiti l'obbligo e i contenuti del contratto individuale di assunzione, il diritto alla firma e all’apertura della posizione previdenziale a carico dell’azienda, i compensi minimi per i cococo (collaboratori coordinati e continuativi) e per le prestazioni libero professionali (freelance).
Sul piano del welfare e servizi resta in discussione l'istituzione di un fondo per ammortizzatori sociali a favore dei giornalisti autonomi, con l'ipotesi (molto controversa e per ora respinta dalla Fieg) di elevare da 2 a 5 % il contributo Inpgi a carico dell'azienda.
Tra le innovazioni di sistema la Clan pensa all'estensione della base contributiva tramite il rafforzamento della funzione ispettiva dell'Inpgi; a uno sportello legale unico per controversie di lavoro e querele temerarie; a un fondo per l'autoimpiego dedicato a iniziative editoriali-redazionali autonomo; a misure previdenziali di sostegno al reddito analoghe a quelle Inps in caso di disoccupazione (Diss.coll. e Naspi) di cui è ancora da verificare la sostenibilità e la fattibilità in sede Inpgi.
Nella Clan i rappresentanti delle venti associazioni regionali di stampa federate nella Fnsi stanno anche discutendo altre opzioni quali:
- corsi di formazione per promuovere l'occupazione e la preparazione dei quadri sindacali;
- sostegno all'autoimpresa, incentivando lo strumento della società tra professionisti e l'accesso a risorse Ue, nelle forme di startup e “incubatori” di imprese tra giornalisti;
- l'elezione diretta dei rappresentanti autonomi nei Cdr; tracciabilità totale del lavoro per garantire i collaboratori e rafforzare la rappresentanza stessa con fiduciario/Cdr (nell'art. 42, togliere il limite delle 72 ore in cui si tiene memoria in archivio dei pezzi);
- rafforzare la rappresentanza degli autonomi in commissione contratto (estendere da più dei tre componenti attuali);
- l'impegno della Clan ad una conferenza organizzativa da articolare in diversi appuntamenti in regioni strategiche, per allargare la rappresentanza “dal basso”, dai territori".
Le novità future saranno comunicate a tutti in modo aperti, per favorire la discussione.
Le Marche stanno solidificando il grande vantaggio competitivo di aver costruito con lo Studio Giacobelli la piattaforma www.fiscogiornalisti.it, per l'ottimizzazione dei costi fiscali dei lavoratori autonomi (chiedere al Sigim la password di primo accesso se la si fosse per caso smarrita). Veneto, Sardegna e Liguria si sono già associate all'iniziativa. Altre regioni ci stanno pensando.
Chi dalla base dei lavoratori autonomi vorrà scrivermi direttamente per avere notizie più specifiche, potrà farlo a questo indirizzo e-mail: ste_strano@hotmail.it. Saluti a tutti".
Ancona, 31 maggio 2016